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Hiv Test per i Minorenni: I minorenni dovrebbero poter accedere ai test per le malattie Sessualmente Trasmissibili”

Hiv Test per i Minorenni: I minorenni dovrebbero poter accedere ai test per le malattie Sessualmente Trasmissibili”

Il Garante per L’infanzia, Carla Garlatti, in occasione della giornata Mondiale contro L’Aids si è espressa favore dei test in autonomia per i minorenni rispetto alle malattie sessualmente trasmissibili come l’Hiv

Già nel 2019 l’allora Ministro della Salute, Giulia Grillo, si era espressa a favore del tema, coinvolgendo il garante per l’infanzia

Gli studi evidenziano che i contagi da Hiv in età precoce sono sempre più frequenti, ma le diagnosi sono troppo spesso tardive. Per questo il ministro aveva scritto al Garante per l’Infanzia e ricevendo una risposta positiva circa la possibilità di lavorare insieme a una nuova norma che agevoli l’accesso al test Hiv per i minori.

“Per rendere più semplice l’accesso alla diagnosi per i giovanissimi è essenziale intercettare precocemente l’eventuale contagio da Hiv o da altre malattie sessualmente trasmesse. Per questo sono molto soddisfatta della positiva risposta dell’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza alla mia richiesta di lavorare insieme a una norma per superare questa regola ormai obsoleta. I tempi sono cambiati, eppure tanti giovani provano grande imbarazzo ad aprirsi con i genitori su alcuni aspetti della propria vita personale e non effettuano i test, pur avendo una vita sessuale  attiva.
Il Ssn è di tutti i cittadini ed è compito del ministro della Salute e delle istituzioni rimuovere gli ostacoli alla prevenzione in ogni ambito della salute.
Negli ultimi anni è stata fatta pochissima informazione sul pericolo Aids e molti ragazzi ignorano o sottovalutano la pericolosità della malattia. Presto i ragazzi potranno effettuare liberamente i test in contesti protetti e dedicati, senza più bisogno del consenso del genitore o tutore. È un punto di partenza che può migliorare concretamente la consapevolezza sui temi della prevenzione”, aveva dichiarato il ministro 5 Stelle Giulia Grillo

In occasione della giornata nazionale del 1 Dicembre quest anno il garante per l’infanzia, Carla Garlatti, è tornata sul tema:

“I minorenni dovrebbero poter accedere in autonomia ai test per l’HIV e per le infezioni sessualmente trasmissibili. Questo a condizione che ciò avvenga in un contesto protetto e dedicato nell’ambito del Servizio sanitario nazionale e che, in caso di positività al test, i genitori o il tutore siano immediatamente avvertiti al fine di garantire un adeguato supporto ai ragazzi nel gestire le emozioni provocate dalla notizia e nell’affrontare la terapia.

Qualora il risultato fosse negativo, in ogni caso, i ragazzi dovrebbero seguire percorsi di consapevolezza e sostegno psico-sociale nell’ambito dei servizi offerti dalla sanità pubblica.

È poi indispensabile promuovere capillarmente una cultura della prevenzione, anche nel campo delle tossicodipendenze, e un’educazione all’affettività e alle emozioni”.

“È tempo che si prenda una decisione. La mia preoccupazione, infatti, è che qualora abbiano un dubbio sull’essere entrati in contatto con il virus, per la paura di parlarne con i propri genitori i ragazzi rinuncino a sottoporsi al test o sottovalutino i rischi di una mancata diagnosi.

Questo sarebbe un danno per la loro salute. Un accesso in autonomia ai test, invece, permetterebbe loro di ricevere una diagnosi precoce e di tutelare se stessi e gli altri in maniera efficace. Tutto ciò può avere una ricaduta positiva anche sul piano della prevenzione in termini generali”.

“È necessario poi che siano introdotte azioni di informazione e sensibilizzazione: a scuola, con l’intervento di personale specializzato, negli studi medici e nei consultori. Si tratta di iniziative che dovrebbero andare nella direzione auspicata dal Comitato Onu sui diritti dell’infanzia che, nel commento generale n. 14 del 2013, ha sollecitato gli Stati parte ad assicurare che i minorenni abbiano accesso a informazioni adeguate ed essenziali al loro sviluppo e alla loro salute, al fine di compiere scelte consapevoli.

Informazioni che dovrebbero riguardare, secondo il Comitato, anche HIV e altre malattie sessualmente trasmissibili”.

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